Le previsioni dei Prezzi dei pannelli fotovoltaici per il 2024

I prezzi dei moduli fotovoltaici hanno registrato in Italia un leggero calo ed hanno raggiunto nel 2024 in Italia un prezzo medio di 0,55 euro per watt. La crisi energetica a cui stiamo assistendo con l’aumento del prezzo del gas e dell’ elettricità ha portato di nuovo l’attenzione sulle energie rinnovabili. C’ è un rinnovato interesse per il fotovoltaico, nell’ anno che si è appena chiuso sono cresciute le richieste di installazione di impianti fotovoltaici con conseguente aumento del prezzo dei moduli.

Per evitare irreversibili cambi climatici che danneggerebbero il pianeta i paesi appartenenti all’ Unione europea si sono impegnati a ridurre entro il 2050 le emissioni di gas responsabili dell’ effetto serra del 80-95% rispetto a quelle del 1990.

Ciò significa andare verso una quasi completa “decarbonizzazione” del settore energetico in Europa entro la metà del secolo. Il raggiungimento di questo obiettivo avrà importanti conseguenze per l’intero sistema europeo.

Per raggiungere questo obiettivo si deve puntare sulle energie rinnovabili, in modo particolare sul settore fotovoltaico, che sembra riprendersi lentamente dopo la fase di stallo dovuta alla fine degli incentivi del conto energia.

prezzi-pannelli-fotovoltaici

Come detto i prezzi dei moduli sono in costante diminuzione. L’indice PVX, quello più utilizzato per misurare il “sentiment” del mercato solare, ha fatto registrare un calo del 14,49% nel 2018-2022 con un trend ribassista che proseguirà anche per gli anni successivi.

I prezzi si riferiscono al mercato tedesco che riflette anche quello italiano. L’ultimo prezzo medio rilevato, esclusa Iva e ricarico del rivenditore, è stato di 0,55 euro per watt. Per avere idea del costo finale di un impianto chiavi in mano dobbiamo moltiplicare questo valore per 3. Mancano infatti gli importi relativi ai costi dell’ inverter, delle staffe per i moduli, dei contatori, dei cavi e della manodopera per l’installazione.

Un impianto tipico da 3 Kwp costa quindi tra 4500 e 5500 euro. Ovviamente dipende dal tipo di marca di moduli fotovoltaici scelta, da quella degli inverter e dalla ditta che esegue l’installazione.

Con l’efficienza delle celle già raggiunta in laboratorio con le celle tandem, presto saranno concepibili nella produzione di massa moduli di piccolo formato con 500 W e più di potenzaI produttori cinesi sono in vantaggio, ma forse la cooperazione allo sviluppo nell’Unione Europea, con l’obiettivo di stabilire una produzione multi-gigawatt, potrebbe rappresentare un modo ideale per ottenere nuovamente prodotti attraenti e poco costosi per la produzione locale, senza essere costantemente esposti ad una guerra dei prezzi e concorrenza distruttiva e spietata.

prezzi pannelli fotovoltaici 2017

Il futuro sistema elettrico dovrà infatti essere più interconnesso, più flessibile e più decentrato, con i vari paesi che dovranno migliorare gli scambi energetici per ottimizzare i consumi. I miglioramenti delle reti, sia a livello di distribuzione che di trasmissione, accompagnerà la completa trasformazione del settore elettrico.

Gli Stati dovrebbero in particolare integrare la crescita della generazione distribuita, tra cui il solare
fotovoltaico che svolgerà un ruolo chiave nel mix energetico europeo che già nel 2030 potrebbe coprire fino al 25% della domanda di elettricità in Europa, contribuendo così alla decarbonizzazione energetica.

Questo processo sarà reso possibile dal calo dei prezzi dei pannelli fotovoltaici. In questo senso l’Epia, European Photovoltaic Industry Association, ha realizzato delle previsioni visualizzabili nel grafico in alto. Come viene mostrato nella figura infatti i prezzi di un impianto fotovoltaico (compresa installazione ed altri componenti come inverter)  dovrebbero scendere da un massimo di 0.88 ​​euro per watt nel 2019 a 0.6 euro nel 2019 fino ad arrivare ad 1.78 €/W nel 2022.

L’abbassamento dei prezzi è dovuto al rallentamento della domanda non solo in Italia, ma in tutta Europa. La fine degli incentivi del quinto conto energia, terminati a luglio del 2013 con l’esaurimento dei 6,7 miliardi di fondi, ha interrotto una corsa iniziata una decina di anni fa. Nel pieno boom degli anni compresi tra il 2009 ed il 2012 i fornitori facevano fatica a stare dietro alle consegne, tanto che gli installatori non erano sicuri di avere i moduli in tempo per le installazioni che venivano richieste dai clienti.

Il mercato quindi si regge sulla domanda proveniente dagli Usa, ma soprattutto dall’ est asiatico, dalla Cina in particolare dove si possono ancora creare mega impianti. Anche in Turchia o in alcuni degli stati balcanici la domanda tiene .

Quale potrebbe essere il settore più promettente nel fotovoltaico per i produttori? Sicuramente lo sviluppo di tecnologie di accumulo con batterie fotovoltaiche più efficienti e a prezzi ragionevoli. Oltre alla ricerca di base su combinazioni di materiali innovativi per le celle e di ricerca industriale per lo sviluppo di una riduzione dei costi.

Finiti gli incentivi la convenienza per l’installazione di un impianto fotovoltaico in Italia è legata alle detrazioni fiscali del 50% che proseguono per tutto il 2022 e allo scambio sul posto. L’energia in più che non viene auto consumata durante il giorno può essere reimmessa in rete, il gestore provvede a rivenderla. Il credito accumulato ci verrà restituito la notte quando i pannelli fotovoltaici non possono produrre.

Bisogna anche calcolare che oggi un impianto da 3 kwp, come detto anche sopra, ha un prezzo molto appetibile, nell’ ordine dei 4500-5500 euro, occupa uno spazio di circa 20-25 mq ed è installabile senza nessun tipo di provvedimento da parte del proprio Comune, a meno che non ci siano vincoli paesaggistici. In quest’ultimo caso il problema si potrebbe aggirare con impianti fotovoltaici integrati architettonicamente.

Questo per quel che riguarda i pannelli solari per impiego residenziale sui tetti fino a 3 Kwp. Per quelli per grandi impianti, fino a 100 kw, nel 2023 si arriverà alla soglia di 1,1 euro per watt e nel 2024 a 1 euro per watt.

Se nel 2000 un sistema fotovoltaico da 3 KWP costava 20mila euro, nel 2017 siamo già arrivati a 6000 e alla fine del decennio, nel 2024, arriveremo a 4500 euro.

Un altro studio effettuato da GMT, seconda foto, mostra come il prezzo medio mondiale di un impianto fotovoltaico nel 2022 si assesti ad 1,11 dollari con il prezzo dei moduli fissato a circa 0,6 dollari per watt per celle in silicio cristallino.andamento-prezzo-moduli-fotovoltaici

Per quel che riguarda l’anno in corso, il 2023, le previsioni parlano di una possibile ulteriore diminuzione grazie al taglio sui dazi all’ importazione di moduli fotovoltaici cinesi in Europa che porterebbe i loro prodotti ad essere ancora piú appetibili sul mercato consumer.

I prezzi in Italia del fotovoltaico

attualmente in Italia il prezzo che si paga per un impianto fotovoltaico è di :

  • 2000 euro per sistema pv da 1 Kwp
  • 4000 euro per un sistema pv da 2 Kwp
  • 5800 euro per un sistema pv da 3 Kwp
  • 10500 euro per un sistema fotovoltaico da 6 Kw

Nel costo è compresa la progettazione, il montaggio, l’allaccio alla rete e le pratiche per lo “scambio sul posto”. Sono inclusi i moduli, l’inverter, staffe, contatori e cavi. I costi possono variare di un 10-15% se si utilizzano moduli ad alte prestazioni tipo Sunpower oppure Panasonic.

La recente rimozione dei dazi in Europa sui pannelli fotovoltaici cinesi, ad esempio Trina, Canadian Solar, Yingli, Suntech, Solarworld ha favorito un ulteriore abbassamento del prezzo finale al consumatore. Ciò ovviamente non interessa prodotti nostrani, ad esempio i pannelli della Peimar, ma solo quelli di importazione.

Il futuro è rappresentato dall’arrivo delle nuove tecnologie che aumenteranno il rendimento e quindi la produzione elettrica in Kw/anno mantenendo invariato il costo finale dei moduli solari.

 

Fotovoltaico sul Balcone Prezzi e Funzionamento

In tempo di crisi energetica, con il gas ed il prezzo della luce elettrica salito in maniera esponenziale, in molti stanno pensando all ‘installazione di un impianto fotovoltaico. In pochissimi però hanno la possibilità in un condominio di avere a disposizione uno spazio su tetto o comunque su un piano. Attici e superattici si prestano bene, ma tutti gli altri appartamenti devono sfruttare altre superfici.

Il fotovoltaico sul balcone è la soluzione migliore, permette di sfruttare il frontespizio per montare alcuni moduli atti a produrre energia elettrica. Già si vedono alcuni balconi con pannelli fotovoltaici montati verticalmente, è ovviamente già si creano le prime polemiche.

In molti contestano la “bruttura” che si viene a creare nell ‘edificio, specialmente se si vive in palazzine che hanno una certa rilevanza architettonica.

fotovoltaico-balcone

Si può installare un sistema fotovoltaico sul balcone?

l’articolo 1122-bis pubblicato in Gazzetta Ufficiale con la legge 220/2012 recita quanto segue:

E’ consentita l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili destinati al servizio di singole unità del condominio sul lastrico solare, su ogni altra idonea superficie comune e sulle parti di proprietà individuale dell’interessato.

L’assemblea condominiale però, a salvaguardia del decoro architettonico o condominiale, può stabilire dei limiti e delle alternative. Diciamo che la questione è nebulosa e per evitare problemi condominiali, con conseguenti cause e limiti è bene parlarne in assemblea per ricevere un consenso.

Quanto produce fotovoltaico da balcone?

dipende ovviamente dalla potenza dell’ impianto che è diretta conseguenza del numero dei moduli fotovoltaici installati e dalla loro grandezza.

In centro Italia con una potenza di 1 Kwp in condizioni ottimali di insolazione, quindi esposizione a sud oppure sud-ovest e nessuna ombreggiatura presente durante tutto l’arco della giornata, possiamo produrre in 1 anno circa 1100-1200 Kilowatt di energia elettrica.

Questo valore può essere ritoccato al ribasso o al rialzo a seconda del rendimento del pannello fotovoltaico. Ci sono alcuni moduli che hanno rendimenti del 15%, altri del 22%. Solitamente il miglior rendimento si ottiene da un modulo in silicio cristallino di potenza compresa tra 350 e 400 watt. Basterebbero dunque 3 moduli per arrivare ad avere circa 1-1.2 Kwp di potenza installata.

Come funziona il fotovoltaico da balcone?

Il funzionamento è abbastanza semplice:

I moduli fotovoltaici sono esposti al sole e producono in tempo reale energia elettrica che viene inviata tramite cavi elettrici ad un inverter che la trasforma da continua ad alternata. L’energia elettrica viene immessa in rete, sul circuito di casa per essere consumata.

L’abbiamo spiegata in maniera molto semplice, in realtà le cose sono un pochino piú complesse, specie se avete scelto di essere ancora connessi al gestore energetico. In pratica l’energia che non consumate viene venduta a terzi, ed il gestore vi riconosce un credito per acquistare elettricità la notte, quando i pannelli fotovoltaici non producono. Vedi a tal proposito lo SCAMBIO SUL POSTO.

Gli impianti fotovoltaici da balcone hanno tutte le componenti degli impianti solari tradizionali, ma sono generalmente più compatti perché, al posto del classico inverter, montano un micro inverter su ogni modulo.

A volte la gestione ed il monitoraggio della produzione energetica avviene da smartphone ( si visualizzano le stesse informazioni che gli schermi LCD dei controller solari mostrano negli impianti tradizionali).

L’altra differenza sostanziale, rispetto ai sistemi tradizionali, è che questi piccoli impianti fotovoltaici si possono collegare direttamente alla rete di casa tramite una comune presa elettrica. In pratica: sono già pronti all’uso. Parliamo in questo caso di kit fotovoltaici composti da uno o due moduli.

I pannelli solari di questo tipo sono a volte offerti in coppia e possono essere cablati insieme in stringhe di due o più unità.

fotovoltaico-sul-balcone

Fotovoltaico da balcone con accumulo

In commercio è possibile trovare anche sistemi di fotovoltaico su balcone con accumulo ovvero dotati di sistemi con batterie per “immagazzinare” l’energia prodotta durante il giorno per utilizzarla di notte oppure quando è buio o c’è scarsa produzione.

Questi sistemi possono funzionare in modo autosufficiente, cioè indipendentemente dalla rete elettrica, e sono in grado di alimentare gli elettrodomestici della casa anche in caso di blackout.

Fotovoltaico su balcone prezzi

i costi sono contenuti:

  • 250 euro iva inclusa per ogni modulo da 350 watt
  • 500 euro per un inverter fino a 2000 watt
  • 150 euro per il sistema di fissaggio per ogni singolo modulo
  • 100 euro per cavi

l prezzo per un il sistema di accumulo dell’energia della batteria può invece variare notevolmente. Il prezzo di un sistema di batterie può variare da 500 a ben oltre 10.000 euro e viene dimensionato a seconda della potenza dell’ impianto.

La media generale del prezzo di un sistema di batterie agli ioni di litio (esclusi i costi di installazione) potrebbe essere di circa 1.000 euro per kWh.

Le spese di installazione potrebbero variare da almeno 500 fino a 2.000 euro a seconda della complessità del sistema. Alcuni sistemi includono l’inverter mentre per altri potrebbe essere necessario aggiungerlo.

Permessi per installare fotovoltaico da balcone

L’installazione di pannelli fotovoltaici è oggi considerata come “manutenzione ordinaria” e ricade nell’ambito della “edilizia libera”.

Pertanto, l’installazione di pannelli fotovoltaici sul balcone di casa è più o meno paragonabile al rifacimento di una facciata esterna o all’installazione di una tenda da sole. Non sono necessarie particolari autorizzazioni, anche se, come vedremo tra poco, bisogna comunque portare avanti un iter burocratico e compilare alcuni moduli.

Procedura per sistemi fino a 800 W

Secondo l’attuale norma di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica CEI 0-21 del 2019-04, gli impianti di produzione fino a 800 W possono essere collegati con procedure semplificate.

In particolare la norma distingue tra sistemi fino a 350 W (definiti Plug & Play) e sistemi più grandi, ma comunque inferiori a 800 W.  Nel primo caso, in cui ricadono la maggior parte degli impianti da balcone dotati di un solo pannello, l’installazione  può essere notificata con una semplice comunicazione al gestore di rete inviando La Comunicazione Unica per impianti di produzione di potenza inferiore a 800 W (LEGGI LA Delibera ARERA 315-2020).

Pannelli Fotovoltaici su Facciata

I pannelli fotovoltaici occupano parecchio spazio. Ci vogliono tra i 7 e gli 8 metri quadri per kilowatt di potenza installata, quindi un sistema per una famiglia di 4 persone, da almeno 3 KWp, occupa circa 25 metri quadri.

Non tutti hanno questo spazio a disposizione e, soprattutto, una zona che sia sempre ben soleggiata. Per questo motivo è nata l’esigenza di sfruttare anche le facciate orizzontali di palazzi o ville, ma non solo. Vanno bene frontespizi, solai, balconi, terrazzi, ovunque ci sia posto possiamo montare i nostri moduli fotovoltaici. 

Montare i pannelli fotovoltaici su una facciata non è un grande problema a meno che non ci siano vincoli architettonici legati all’edificio o ad una particolare zona di centro storico (in quel caso possiamo installare le tegole fotovoltaiche).

L’unica problematica è individuare una facciata che faccia al caso nostro. Deve necessariamente essere esposta a sud, anche sud-est, anche sud-ovest andrebbe bene.

Dobbiamo avere in mente questa cosa: un pannello fotovoltaico da’ il massimo di se quando i raggi solari lo colpiscono perpendicolarmente e formano un angolo di 90 gradi. Date un’occhiata alla figura sotto per capire.

E’ chiaro che queste circostanze non si verificheranno mai in modo ottimale a meno che non installiate i moduli su un cosiddetto “inseguitore solare” ovvero un sostegno motorizzato che si muove seguendo il sole ed esponendo i moduli sempre in modo ottimale rispetto alla nostra stella piu’ vicina.

Anche l’inclinazione dei pannelli solari è importante. D’estate il sole è molto alto nel cielo, quindi pannelli devono essere inclinati di 30 gradi rispetto al piano. In inverno invece è piu’ basso, quindi i pannelli dovrebbero trovarsi un po’ piu’ alzati rispetto alla terra, diciamo 45 gradi.

Tutto ciò in una facciata verticale non è possibile, ma a noi non interessa. Di sicuro perderemo un po’ in efficienza, ma riusciremo lo stesso a produrre energia elettrica, e non poca.

Si ma quando sono in grado di produrre i moduli solari? Per ogni Kw installato di potenza siamo in grado di produrre al Nord Italia circa 1200 kilowatt l’anno, al centro 1300, al sud Italia 1500 kilowatt. Ovviamente questi valori sono molto aleatori. Possono variare anche a seconda delle annate, poco sole in un anno tanto in un altro e del rendimento dei pannelli fotovoltaici.

I moduli solari che si utilizzano per la produzione di energia elettrica non riescono a sfruttare tutta la luce solare che ricevono. Mediamente per quelli a silicio cristallino i rendimenti si attestano tra il 14 ed il 22%. Se utilizziamo invece i pannelli in thin film, quelli a pellicola sottile che possono “avvolgere” anche una facciata curva, i rendimenti scendono tra il 9 ed il 13%. Con le nuove tecnologie si arriva anche al 15-16%.

fotovoltaico-su-facciata

 

La differenza la fa dunque anche un buon modulo solare, leggi la nostra guida ai migliori pannelli fotovoltaici. C‘è da ricordare anche che l’elettricità prodotta sarà in “continua” per trasformarla in alternata, per renderla utilizzabile con i nostri apparate elettrici, o per immetterla nella rete, avremo bisogno dell’ inverter, quell’ apparecchio che trasforma la corrente da Continua, CC, ad alternata, AC.

Le vetrate fotovoltaiche sono un’altra recente innovazione che permette di sfruttare le finestre di una palazzina. Tanto spazio dunque per montare pannelli che hanno una caratteristica, quella di far passare una percentuale di luce. Dunque non saranno delle finestre completamente oscuranti. Un’ottima soluzione per aumentare lo spazio disponibile per il nostro sistema fotovoltaico.

Sono moduli (semi) trasparenti che possono essere utilizzati per sostituire vari elementi architettonici comunemente realizzati con vetro o materiali simili, come finestre e lucernari. Oltre a produrre energia elettrica, possono generare un maggiore risparmio energetico grazie all’isolamento termico superiore e alle proprietà di controllo della radiazione solare.

I pannelli solari trasparenti utilizzano un rivestimento di ossido di stagno sulla superficie interna delle lastre di vetro per far uscire la corrente dalla cella. La cella contiene ossido di titanio che è rivestito con un colorante fotoelettrico.

La maggior parte delle celle solari convenzionali utilizza la luce visibile e infrarossa per generare elettricità. Al contrario, la nuova cella solare innovativa utilizza anche la radiazione ultravioletta. Utilizzato per sostituire il vetro di una finestra convenzionale, o posizionato sopra il vetro, la superficie di installazione può essere ampia, portando a potenziali usi che sfruttano le funzioni combinate di generazione di energia, illuminazione e controllo della temperatura.

Pannelli solari termici Prezzi e funzionamento

L’energia solare è disponibile gratuitamente ovunque sulla Terra. Installando pannelli solari termici , possiamo sfruttarla e per produrre acqua calda gratuitamente ed in modo ecologico risparmiando sulla bolletta elettrica o del gas.

I pannelli solari termici possono riscaldare dal 50 all’80 % del fabbisogno annuo di acqua calda sanitaria. Ma come funzionano ? Quanto costa un impianto solare termico per la produzione di acqua calda ? Abbiamo preparato questa guida completa per farvi conoscere i vantaggi della produzione di acqua calda tramite irraggiamento.

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Funzionamento pannelli solari termici

I componenti di un sistema solare termico per la produzione di acqua calda non sono molti: abbiamo uno o piu’ collettori solari, un fluido che circola nell’ impianto, un serbatoio e uno scambiatore di calore. I pannelli solari termici hanno, al loro interno, un fluido termovettore: è questo che trasmetterà il calore catturato nei pannelli. Quando c’è la radiazione solare, il fluido si riscalderà e quindi circolerà nell’impianto.

Dopodichè riscalderà l’acqua fredda presente nel circuito utilizzando uno scambiatore di calore. Scambiando il suo calore si raffredderà e tornerà al pannello tramite il circolatore e così via. Quando la radiazione solare è scarsa o nulla, interviene un supporto , ad esempio una caldaia a condensazione oppure una resistenza elettrica posta nel serbatoio di accumulo, per portare l’acqua a temperatura.

Un impianto solare termico può coprire il 100% del fabbisogno di acqua calda in estate , valore che si differenzia in base alla regione (sud o nord). Ma durante l’inverno, o nei periodi freddi (con poco irraggiamento), i collettori termici cattureranno molto meno sole. Serve quindi un dispositivo aggiuntivo per soddisfare tutte le esigenze di acqua calda anche in caso di maltempo. Uno scaldabagno ausiliario o scalda acqua a gas è molto adatto per colmare questa lacuna, è anche collegato direttamente al serbatoio dell’acqua calda.

I collettori, che assomigliano a moduli fotovoltaici ma non lo sono, possono essere di diverse forme: smaltati, flessibili o sottovuoto (heatpipe), ognuno ha prezzi e rese differenti. I pannelli solari termici piani sono quelli più economici e più utilizzati, efficaci nella stagione calda per produrre acqua per uso sanitario, docce, lavabi ecc.

Vari tipi di collettori solari termici

Un pannello solare termico è un modulo rettangolare che catturerà la radiazione solare per riscaldare il fluido termovettore . È questo fluido che trasmetterà il suo calore all’acqua per alimentare la tua doccia, i tuoi rubinetti o anche il tuo sistema di riscaldamento centrale. Un pannello solare termico è in realtà quello che viene chiamato un collettore solare . Ce ne sono molti che hanno caratteristiche diverse. Eccone alcuni:

  • Collettori piani : una superficie assorbente, a contatto con tubi alimentati con fluido termovettore, catturerà i raggi del sole. Il fluido termovettore è molto spesso composto da acqua e antigelo. Per accentuare il calore nella scatola, una vetrata crea un effetto serra. Infine, un isolante viene posizionato sotto tutti gli elementi per evitare che il calore fuoriesca dal fondo o dai bordi. Questo isolamento deve ovviamente resistere alle alte temperature per evitare che bruci. Tutto è quindi fatto in modo che il calore trasmesso al fluido termovettore sia massimo. I collettori lustrati del pannello piano sono oggi i più popolari sul mercato interno.
  • Pannelli solari termici heatpipe: il funzionamento è più o meno simile ai collettori in vetro piano. Infatti, troviamo sempre i nostri tubi in cui circola un fluido termovettore oltre che una superficie assorbente. Tuttavia, la differenza è che i tubi sono sotto vuoto, cioè non c’è aria. Questo sistema consente di ridurre ulteriormente la perdita di calore. Questo tipo di collettore termico è quindi più efficiente del precedente e può essere utile quando le condizioni meteo sono più difficili.
  • Collettori solari termici non vetrati : troviamo i tubi così come l’assorbitore ma come suggerisce il nome, questo collettore non è vetrato. È quindi più fragile ma anche meno efficiente e meno costoso. Può essere utile per riscaldare piscine o per preriscaldare acqua calda sanitaria.
  • Collettori solari termici a concentrazione : sono tra i modelli più efficienti. L’obiettivo di questi sensori è massimizzare il calore trasmesso al fluido termovettore. Per fare questo viene inoltre predisposto un sistema di riflessione dei raggi solari in modo da concentrarli sull’assorbitore.

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Quanto si risparmia con i pannelli solari termici

Un sistema solare termico necessita di uno scaldacqua di riserva per soddisfare tutte le esigenze di acqua calda della tua famiglia. Ma ti permetterà di ridurre il consumo di energia globale. Possiamo dire che mediamente grazie allo scaldacqua solare il risparmio energetico ammonta al 60%. Inoltre, l’installazione dei pannelli solari termici consente di ottenere un aiuto finanziario dallo Stato , detrazioni fiscali.

I pannelli solari sono economici e riciclabili. Possono produrre fino all’80% di acqua calda per la tua casa. In media occorrono circa 5 anni per ripagarli. La quantità di calore fornita dipende dall’intensità della radiazione solare e dalla capacità dei pannelli solari di catturare e trasmettere questo calore. Durante i periodi di tempo nuvoloso o piovoso, è molto utile aggiungere uno scaldacqua di riserva. Il sole può produrre gratuitamente fino all’80% dell’acqua calda sanitaria e il 35% del riscaldamento di un edificio se si usa ad esempio un impianto di riscaldamento a pavimento.

Consigli prima dell’ acquisto

Il dimensionamento dei collettori solari è fondamentale per il loro corretto funzionamento. Il sovradimensionamento può portare al surriscaldamento dei collettori e la tua produzione solare sarà meno efficiente. Dipenderà dalla tua regione e dal numero di persone che vivono negli alloggi. In media, occorrono tra 0,5 e 1 m² per componente della famiglia.

L’installazione di collettori solari sul tetto della tua casa può essere eseguita solo dopo aver richiesto l’autorizzazione al tuo municipio o comune se c’è un vincolo paesaggistico, altrimenti è sufficiente la famosa SCIA.

Pannelli solari a circolazione forzata o naturale

l’acqua riscaldata dal collettore deve raggiungere l’impianto idrico di casa a cui è collegata. Per fare ciò possiamo usare un sistema a circolazione naturale, la spinta avviene per gravità perchè il sistema è posto in alto e scende in basso, oppure a circolazione forzata.

In quest’ultimo caso una pompa idraulica elettrica “spingerà” l’acqua nel circuito.

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Prezzi pannelli solari termici

Per l’installazione e la fornitura di materiale per la realizzazione di un impianto solare con collettori termici, occorrono tra i 700 e i 1500 € per mq di collettore. Per una famiglia di 4 persone, il budget sarà compreso tra 2000 e 6000 €. Ovviamene molto dipende dal tipo di impianto, a circolazione naturale o forzata, dalla dimensione del serbatoio (300 o 500 litri), dal tipo di collettore (piano o sottovuoto) ecc..

Per darvi un’idea più precisa, ecco un esempio di installazione durante la costruzione di una casa  di 100 mq. La fattura ammonta a 2.900 € tasse escluse: comprende il collettore solare con pannelli heatpipe da 4 mq, il serbatoio da 300 litri con resistenza elettrica interna.

Tieni presente che quando investi in una struttura come questa, se adeguatamente mantenuta, la durata dei componenti è relativamente lunga. Un minimo di 10 anni per alcuni componenti e fino a 30 per i collettori solari. Il ritorno sull’investimento di un impianto solare per la produzione di acqua calda è in media di 10 anni.

Pannelli Solari Fotovoltaici Panasonic Prezzi

Panasonic è considerata una delle migliori marche costruttrici di pannelli solari fotovoltaici. Basata in Giappone, ad Osaka, ha acquisito nel 2009 il settore da Sanyo, altro storico brand di elettronica detenendone il controllo al 100%. Ha poi continuato ad operare specializzandosi nel settore delle energie rinnovabili, in particolare nel solare.

I prezzi dei pannelli solari Panasonic risultano essere più alti rispetto ai concorrenti ma sono a buon ragione considerati i migliori perchè hanno la più alta efficienza che garantisce rendimenti maggiori nell’ordine del 10 percento in fatto di produzione di corrente elettrica.

Panasonic ha infatti brevettato la tecnologia Hit (Heterojunction with Instrinsic Thin layer) celle fotovoltaiche basate su un sottile wafer di silicio monocristallino circondato da un film amorfo di silicio amorfo ultrasottile. In questo caso si sfruttano tutte e due le tecnologie per aumentare i rendimenti energetici.

Il grafico qui sotto mostra i risultati di un test effettuato a Garching in Germania nell’ arco di 365 giorni, tra il primo 1 gennaio 2009 ed il 31 dicembre. In questo test sono stati utilizzati moduli fotovoltaici HIT-240/235 Panasonic messi a confronto con altri moduli concorrenti nelle stesse condizioni: tetto orientato a sud, 30 gradi di pendenza, Inverter SMA 1700 AC. Il diagramma mostra che i moduli Panasonic HIT hanno avuto un rendimento energetico significativamente più alto rispetto agli altri (fonte Panasonic).

Efficienza dei pannelli solari più alta significa anche minor spazio occupato dai moduli fotovoltaici. Sanyo afferma che per la realizzazione di un impianto da 3kwp utilizzando moduli nkhe 215 che misurano 1580x798x46 mm occorrono 19 mq.

Pannelli fotovoltaici Panasonic e prezzi:

-Panasonic HIT-H250E01; HIT-H245E01: quello da 250 watt ha un’efficienza del 18%, quello da 245 watt del 17,7%. Prezzi circa 300 euro per pannello.
-Panasonic HIP-214NKHE5,HIT N235/240SE10, HIT-210DNKHE1, HIT-205DNKHE1, HIT-200DNKHE1 (tra i 250 euro del più piccolo alle 300 euro di quello da 240 watt).
-HIT N220/215 (prezzi circa 400 euro)
-HIT HDE: HIP-230/225/220HDE1; HIT-240/235HDE4 (prezzi 300 euro per Hde4 da 240 watt)
-HIT NKH: HIP-215/210NKHE1

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Panasonic nel suo catalogo ha anche i pannelli fotovoltaici denominati Hit Double che incrementano ancora di più i rendimenti grazie alla doppia insolazione. I raggi solari infatti colpiscono il pannello, ma anche la superficie dove sono appoggiato (il tetto ad esempio) che deve essere riflettente. Di rimbalzo quindi ci sarà altra insolazione che garantisce un rendimento maggiorato del 20 percento.

Panasonic HIT N340 : HA UN rendimento del 20,3% testato ad una temperatura di 25 gradi, ovviamente in estate, quando si raggiungono temperature molto piu’ alto il rendimento si abbassa.

PANASONIC HIT KURO N330+K : pannello nero per una perfetta integrazione negli edifici, anche verticale per un rendimento del 19.4%.

PANASONIC HIT COMPACT (N300) : è un pannello piu’ piccolo per chi ha problemi di spazio, è lungo infatti 150 cm. L’efficienda del modulo è del 19,5%

Heat Pipe Pannelli Solari Funzionamento e prezzi

I pannelli solari heat pipe permettono di produrre acqua calda anche quando c’è poca o scarsa insolazione, anche in inverno. Si tratta di una tecnologia che può essere usata anche in città che si trovano al nord , in luoghi freddi.

Un tubo heatpipe è un dispositivo semplice che può trasferire rapidamente il calore
da un punto all’altro. Sono spesso indicati come “superconduttori” di calore in quanto possiedono una straordinaria capacità e velocità di trasferimento del calore con quasi nessuna perdita di calore.

Il pannello solare heat pipe è composto da diversi tubi sigillati, sottovuoto, in alluminio o rame le cui superfici interne presentano a materiale di traspirazione capillare. Un tubo di calore è simile a un termosifone. Il principio alla base dei tubi solari heatpipe è semplice.

Un tubo solare a vuoto funziona in modo simile nel design a un thermos per caffè. Consiste di due strati di vetro con un vuoto tra gli strati. Lo strato esterno del tubo solare è in vetro borosilicato che è molto povero di ferro e consente il passaggio del 98% dell’energia luminosa. Il 2 ° strato interno ha dei rivestimenti molto speciali applicati.

È diverso da a termosifone in virtù della sua capacità di trasportare il calore contro gravità mediante un ciclo di evaporazione-condensazione con l’aiuto dei capillari porosi che formano lo stoppino. Lo stoppino fornisce la forza motrice capillare per restituire la condensa all’evaporatore.

La qualità e il tipo di stoppino di solito determina le prestazioni del condotto termico, poiché questo è il
cuore del prodotto. Vengono utilizzati diversi tipi di stoppini a seconda dell’applicazione per la quale è il tubo di calore in uso.

pannelli-heatpipe

Un tubo di calore è un dispositivo di trasferimento del calore con un alto grado di conduttività termica. I tubi sono tipicamente circolari in sezioni trasversali e vengono riempiti con una piccola quantità di fluido. Sono totalmente passivi e vengono utilizzati per trasferire calore da un calore
fonte di calore a un dissipatore con gradienti di temperatura minimi, o
alle superfici isotermiche.

Heat Pipe come è fatto

I tre componenti di base di un impianto solare heat pipe sono:

  • il tubo
  • il fluido , acqua distillata o etanolo
  • lo stoppino o struttura capillare del tubo

La funzione del tubo sigillato è isolare il fluido dall’ambiente esterno. Deve quindi essere a tenuta stagna, sottovuoto, mantenere il differenziale di pressione attraverso le sue pareti e consentire il trasferimento del calore da e verso il fluido di lavoro.

La selezione del materiale del contenitore dipende da molti fattori.  Ad esempio:

  • Compatibilità (sia con fluido di lavoro che esterno
    ambiente)
  • Rapporto peso / resistenza
  • Conduttività termica
  • Facilità di fabbricazione, inclusa saldatura, capacità della macchina
    e duttilità
  • Porosità

Il materiale dovrebbe essere non poroso per impedire la diffusione di vapore. Un’elevata conducibilità termica garantisce il minimo calo di temperatura tra la fonte di calore e lo stoppino.

Una prima considerazione nell’individuazione di un idoneo fluido di lavoro è l’intervallo di temperatura del vapore di esercizio.

 

Heat Pipe funzionamento

 

I tubi di calore trasferiscono il calore per evaporazione e condensazione del fluido interno. Come già spiegato il tubo è a tenuta, sottovuoto e parzialmente riempito con un fluido. Quando il tubo si scalda grazie all’ esposizione al sole il fluido viene vaporizzato, creando una pressione
gradiente nel tubo.

Questo gradiente di pressione forza il vapore scorrere lungo il tubo fino alla sezione più fresca dove si trova la condensa che rinuncia al suo calore latente di vaporizzazione. Il fluido di lavoro viene quindi restituito all’evaporatore tramite le forze sviluppate nella struttura porosa dello stoppino o per gravità.

L’energia solare viene assorbita e trasportata nello spazio abitativo, dove è conservato in un serbatoio d’acqua per un uso successivo. Durante la notte, i termosifoni agiscono essenzialmente come diodi termici, poiché il solo così il calore può essere trasferito dall’interno al all’esterno .

I tubi di calore in rame vengono utilizzati perché possono assorbire e trasferire il calore in modo molto efficiente senza praticamente alcuna perdita di energia. Questa tecnologia consente di trasferire l’energia indirettamente al sistema di acqua calda. È ampiamente utilizzato in sistemi che richiedono uno scambiatore di calore come il sistema a circuito chiuso.

Qualsiasi impianto di acqua calda progettato in condizioni di gelo dovrà utilizzare tubi di calore in quanto deve essere utilizzato l’antigelo e quindi l’acqua deve essere separata dall’impianto di riscaldamento tramite uno  scambiatore di calore solare . I sistemi di tubi termici sono più efficienti dei tubi a vuoto aperti, ma hanno anche un prezzo significativamente più alto con i materiali in rame aggiunti.

Prezzi pannelli solari heatpipe

un impianto solare con collettori heatpipe costa di piú rispetto a quello con i pannelli piani. Parliamo di circa 3000/4000 euro compresa installazione per un impianto per una famiglia di 5 persone.

Il costo comunque varierà a seconda di quanto lavoro è richiesto, parti necessarie, disponibilità, dove vivi e chi assumi per svolgere il lavoro.

La maggior parte dei sistemi utilizza una piccola quantità di elettricità per far funzionare la pompa che spinge l’acqua in casa o per alimentare la resistenza del serbatoio che scalderà l’acqua sotto una certa soglia di temperatura.

Dovrai tenere presente il costo della manutenzione, anche se generalmente è molto basso per i sistemi di riscaldamento solare dell’acqua. Ad esempio, una pompa sostitutiva costa circa 150 euro, mentre il nuovo antigelo costa circa 100 euro. La maggior parte dei sistemi viene fornita con una garanzia di cinque o 10 anni.

Kit Fotovoltaici per Camper Barche e Piccole Case

I kit fotovoltaici per camper e barche hanno un prezzo che varia da 200 a 1000-2000 euro a seconda della potenza in watt che sono in grado di erogare.

E’ tempo di partire per le vacanze. Anche quest’anno molto gettonati sono i campeggi e le gite in barca, anche di una settimana. Cosa c’è di meglio che attraversare i mari con una barca a vela o godersi la natura in un camper oppure in tenda? Sono tutte situazioni un po’ particolari, dove manca l’alimentazione elettrica. Per la verità i campeggi ne sono provvisti e la offrono nelle piazzole che affittano, ma se amiamo girovagare e fermarci in qualche posto sperduto abbiamo bisogno di un kit fotovoltaico per produrre quel poco di energia che ci basta per i nostri usi.

Può servire per alimentare una lampadina, per ricaricare il cellulare, per il computer, per il televisore, per un piccolo frigorifero, insomma i kit fotovoltaici per camper e barche sono fatti apposta per questi utilizzi.

kit_fotovoltaico_camper

Come è fatto e quali componenti ci sono in un Kit Fotovoltaico

c’è il modulo fotovoltaico, piú grande è in fatto di dimensioni, maggiore sarà la sua capacità di produrre energia elettrica. Ci sarà l’inverter che serve per trasformare la corrente prodotta dal modulo da continua ad alternata per essere utilizzata con apparecchiature come pc, tv ecc.

Ci sarà una batteria ricaricabile per accumulare l’energia prodotta durante il giorno e renderla disponibile per la notte (in caso di assenza si può utilizzare quella dell’ auto o del camper da 12 V), un regolatore di carica che serve per far sì che non arrivi troppa corrente alla batteria ed evitare spiacevoli inconvenienti come picchi elevati che la bruciano. Piú o meno è tutto: ci saranno poi le staffe per poggiare il modulo ed i vari cavi.

Il modulo va esposto al sole, meglio se ogni tanto viene spostato per inseguire l’arco solare ed avere un miglior irraggiamento.

Come va dimensionato un pannello fotovoltaico in base all’ assorbimento

prima di tutto dobbiamo tenere a mente cosa dobbiamo alimentare. Un pc portatile consuma circa 30-40 watt, ricaricare il cellulare 5 watt, un televisore led 40-50 watt, una lampadina a basso consumo 10-20 watt. Tutte cose che possono essere sostenute da un pannello da 100 watt, ma anche meno, dipende ovviamente dal tempo di uso delle utenze elettriche, ma soprattutto dall’ìnsolazione del modulo, ovvero da quanto tempo è stato esposto al sole con la giusta inclinazione. Ci sono poi dei moduli, ad esempio il fotovoltaico Sunpower, che hanno rendimenti maggiori, ovviamente costano di piu’.

Abbiamo dedicato un articolo all’ inclinazione dei pannelli solari, andatevelo a leggere. Sappiate che durante l’estate l’inclinazione è di 30 gradi rispetto al piano. Ma ovviamente , se dobbiamo montare un pannello fotovoltaico su una barca che è in movimento le cose cambiano.

I pannelli fotovoltaici caricano batterie da 12V e potrebbero avere una tensione di 20V senza batteria nel circuito, ma sono progettati per fornire la loro potenza alla tensione richiesta da una batteria da 12V per la ricarica completa.

I pannelli vengono misurati in Watt, Amp o entrambi. Li valutiamo in Ampere, dal momento che la maggior parte dei diportisti ha un’idea di quanti ampere è la loro capacità della batteria, o quanti ampere ora usano in un giorno durante la crociera. Usiamo anche un’ipotesi semplificativa, ovvero il pannello emetterà la sua potenza massima per cinque ore al giorno.

Si arriva a questi valori facendo la media del numero di ore che il pannello trascorre in pieno sole (definite come 1000 watt di energia per metro quadrato). Il pieno sole significa abbastanza luce in modo da vedere ombre dai bordi piuttosto netti (la maggior parte delle posizioni non riceve più dell’80-85% di pieno sole).

batteria per kit fotovoltaico quanto potente

Scorciatoia matematica: prendi l’uscita del pannello solare (in milliampere) e dividila per due. È circa la dimensione della batteria che può mantenere. Un pannello solare da 150 mA può mantenere una batteria fino a circa 75 Ah. Il pannello da 1500 mA può fornire energia sufficiente per mantenere un grande banco di batterie pieno, supponendo che non ci siano carichi sulle batterie oltre all’autoscarica.

I Migliori kit Fotovoltaici per Camper, Barche e piccole Case

PANNELLO SOLARE 100W PER CAMPER – KIT COMPLETO: questo kit comprende modulo in silicio cristallino da 100 watt, regolatore di carica per 2 batterie, staffe di sostegno, istruzioni e cavi.

Kit Solare Pro 20W: il modulo è da 20 watt e nel kit è compresa anche il regolatore di carica e la batteria da 12 Ah. Utile per caricare cellulari ed alimentare piccole lampadine ed utenze che assorbono poca energia.

Monitoraggio Energetico i Sistemi per controllare i Consumi

Le spere per acqua, gas, energia elettrica incidono in maniera notevole sulle spese di industria, aziende e privati cittadini. E’ importante quindi cercare di abbattere i consumi anche in un discorso di sostenibilità.

Che cos’è il monitoraggio energetico ? Tutta quella serie di atti che permettono di controllare e ridurre i consumi di energia.

L’operazione di monitoraggio energetico, o monitoraggio dei consumi, può essere illustrata semplicemente seguendo il flusso delle informazioni messe a disposizione da dispositivi hardware e software. 

Nel primo caso i dati vengono raccolti utilizzando sensori. Esistono molti modelli, capaci di adattarsi a tutta la diversità delle situazioni incontrate dalle industrie. Una volta digitalizzate, le informazioni vengono trasmesse e quindi archiviate in un database e gestite da un software.

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Le finestre fotovoltaiche sono moduli (semi)trasparenti che possono essere utilizzati per sostituire vari elementi architettonici comunemente realizzati con vetro o materiali simili, come finestre e lucernari. Oltre a produrre energia elettrica, possono generare un maggiore risparmio energetico grazie all’isolamento termico superiore e alle proprietà di controllo della radiazione solare.

Fotovoltaico trasparente e traslucido I
pannelli solari trasparenti utilizzano un rivestimento di ossido di stagno sulla superficie interna delle lastre di vetro per far uscire la corrente dalla cella. La cella contiene ossido di titanio che è rivestito con un colorante fotoelettrico.

La maggior parte delle celle solari convenzionali utilizza la luce visibile e infrarossa per generare elettricità. Al contrario, la nuova cella solare innovativa utilizza anche la radiazione ultravioletta. Utilizzato per sostituire il vetro di una finestra convenzionale, o posizionato sopra il vetro, la superficie di installazione può essere ampia, portando a potenziali usi che sfruttano le funzioni combinate di generazione di energia, illuminazione e controllo della temperatura.

Anche in questo caso, la diversità delle soluzioni disponibili sul mercato consente di soddisfare le diverse esigenze delle aziende, in particolare per quanto riguarda la sensibilità dei dati e la loro sicurezza. Ora centralizzate, le misurazioni grezze dei sensori vengono elaborate e formattate in modo che possano essere facilmente analizzate dagli utenti finali attraverso una piattaforma di visualizzazione.

Per le aziende i potenziali utilizzi del monitoraggio energetico sono tanti quanto le applicazioni e i processi in cui l’energia gioca un ruolo di primo piano, e questo in tutte le sue forme. È così possibile misurare in modo particolarmente dettagliato il consumo elettrico di qualsiasi utenza, sia sulla scala di un intero impianto che di una singola macchina.

La certificazione ISO 50001 consente di essere esentati dagli audit energetici obbligatori se l’ambito coperto è l’80% della bolletta energetica complessiva . La ISO 50001 si inserisce in un processo di miglioramento continuo dell’efficienza energetica: individuazione dei punti di miglioramento, implementazione di un piano d’azione mirato e programmato, misurazione dei risultati, adeguamento se necessario, ridefinizione nuovi obiettivi.

Scegliendo il giusto software di contabilità energetica, i dati raccolti ti permetteranno di fare molto di più che visualizzare e confrontare i dati di consumo. L’obiettivo finale è l’implementazione di un sistema che consenta al gestore di avere in ogni momento una visione chiara dei costi e della loro evoluzione in funzione degli obiettivi assegnati. E questo, per edificio e per gruppo di edifici.

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Sensori di energia wireless

Una soluzione di monitoraggio energetico si basa in particolare su sensori e misuratori responsabili della raccolta dei diversi tipi di informazioni: si possono aggiungere consumi di elettricità, acqua e gas, emissioni di gas serra contatori personalizzati per tenere conto del numero di pezzi prodotti in fabbrica, fatturato, ecc.

monitoraggio-energetico

Entrambe integrano i dati esterni che possono avere un’influenza sui consumi: le previsioni del tempo ne sono un buon esempio. Per adattarsi facilmente a tutti i tipi di edifici, questi sensori utilizzano tecnologie wireless per una distribuzione rapida e semplice.

Misuratori del consumo elettrico e di gas per case

anche in una normalissima abitazione possiamo fare molto. Il monitoraggio dell’energia consumata è fondamentale per capire dove si può agire per ridurre gli sprechi.

Per limitare il consumo di gas della caldaia per il riscaldamento di un appartamento possiamo acquistare un termostato wifi che si controlla da internet. Non solo possiamo accendere e spegnere i termosifoni da internet, ma sapere in qualsiasi momento quanto stiamo consumando, calcolando che “mediamente” un metro cubo di gas per riscaldare casa ci costa dal gestore energetico, ad esempio Hera, Enel ecc circa 1 euro.

Un ottimo termostato wifi facile da usare che vi consigliamo è NEST, adatto per qualsiasi tipo di caldaia.

Per quel che riguarda l’elettricità i costi di un singolo kilowatt per abitazione variano tra 5 e 25 centesimi di euro, a seconda della fascia oraria e del contratto di fornitura. In questo caso per conoscere i consumi di un singolo apparecchio basta ACQUISTARE QUESTO APPARECCHIO che si mette tra presa e spina dell’ elettrodomestico. Mostra sul display led l’assorbimento energetico in tempo reale.

Software di gestione energetica

La raccolta e l’elaborazione di tutti questi dati avviene in modo centralizzato e intelligente tramite un software di gestione dell’energia dedicato. Che ti permette di configurare da remoto i tuoi contatori e sensori di energia, di definire la frequenza degli incassi e di analizzare le varie voci di spesa energetica .

Questo viene generalmente fatto da un semplice browser Internet, le soluzioni di gestione energetica sono accessibili 24 ore al giorno in modo completamente sicuro. I dati raccolti possono naturalmente essere esportati per il riutilizzo in altri software: sistemi di gestione intelligente degli edifici, ERP aziendale.

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Avvisi automatici e personalizzabili

Il vantaggio di una simile soluzione di gestione energetica risiede anche nella sua capacità di generare avvisi automatici in tempo reale . In caso di consumo eccessivo, ad esempio, viene inviata una e-mail e / o un SMS all’Energy Manager dell’azienda.

I team responsabili della gestione energetica possono quindi rilevare una perdita o un problema organizzativo. Meglio ancora, tali allarmi possono essere programmati su dati di budget o anche su etichette energetiche . Flessibilità e personalizzazione poi ci sono. Inoltre, cruscotti energetici personalizzabili possono completare il tutto.

Analisi e widget energetici

L’analisi non è ovviamente tralasciata: variazioni dei consumi nel tempo, distribuzione, fattori di influenza, confronto delle prestazioni energetiche, monitoraggio delle emissioni di gas serra, ecc. Le soluzioni più avanzate consentono di stabilire profili di consumo tenendo conto di quanto già esiste ma anche di fattori esterni. Analisi prestabilite e widget energetici ti consentono di andare ancora oltre. Ad esempio, più analisi simultanee possono essere combinate su un unico dashboard energetico.

Monitoraggio energetico per industrie

Come accennato in precedenza, sul mercato sono disponibili molte soluzioni di monitoraggio. La gamma dei servizi offerti comprende quindi sia la semplice vendita di sensori, sia la progettazione e la messa in servizio di una soluzione completa comprendente analisi su misura. Inoltre, sebbene il termine monitoraggio sia tradizionalmente riservato ai sistemi di raccolta, analisi e visualizzazione dei dati, alcuni fornitori dispongono di soluzioni che integrano anche elementi in grado di agire direttamente sui consumi. I

n tal caso, i dati raccolti vengono analizzati in tempo reale grazie ad algoritmi avanzati al fine di definire le azioni che consentiranno di ridurre il più possibile i costi legati all’energia.. Questa grande diversità di prodotti e servizi consente a un gran numero di aziende di trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

 

Futurasun Opinioni sui moduli Fotovoltaici made in Italy

Il settore del fotovoltaico in Italia ha conosciuto un grande boom fino a 10 -15 anni fa, il merito era degli incentivi messi a disposizione del Conto Energia. Sono così nate molte aziende del made in Italy, ad esempio Solsonica, per la produzione di pannelli fotovoltaci.

Futurasun è entrata nel mercato proprio quando la bolla era scoppiata, quando il calo nelle installazioni si faceva sentire. In catalogo l’azienda padovana ha parecchi prodotti, tutti legati al fotovoltaico.

Quindi moduli standalone in silicio cristallino, ma anche pannelli fotovoltaici per sistemi off grid, quindi scollegati dalla rete elettrica, ideali per camper, barche, baite ecc. In quest’ultimo caso si tratta di sistemi con batterie per l’accumulo dell’ energia elettrica prodotta durante il giorno.

futurasun-pannelli

Sfogliando il catalogo le opinioni sui moduli non possono che essere buone. I rendimenti dei prodotti di punta, i moduli in silicio FU 350 ci hanno colpito. Come da datasheet riportato nei cataloghi FUTURASUN l’efficienza è del 21,8& per il monocristallino a 120 celle. Un buon concorrente per i piú blasonati Sunpower considerati il top nel campo dei moduli fotovoltaici.

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Altre caratteristiche:

  • Celle IBC – Interdigitated Back Contact
  • Innovativa Tecnologia Zebra nata in Europa (i pannelli sono realizzati in Cina)
  • Eccellente coefficiente di temperatura -0,3%/°C
  • Prestazioni migliorate in caso di basso irraggiamento
  • Immunità al LID (Light Induced Degradation) ed al LeTID (Light and elevated Temperature Induced Degradation)
  • Il design half-cut, riduce la resistenza interna,incrementando la potenza in uscita
  • Assenza di ombre sulla cella grazie alla tecnologia IBC
  • Massimo assorbimento della luce solare

Lasciando da parte le caratteristiche che piú o meno tutti i produttori riportano, ci teniamo a sottolineare alcune cose.

Tutti i moduli fotovoltaici degradano le loro prestazioni alle alte temperature. Nei mesi di massima insolazione, nelle ore centrali della giornata, i pannelli raggiungono temperature molto elevate che fanno abbassare le prestazioni in produzione di energia elettrica. I moduli fotovoltaici FUTURA hanno un sistema di protezione che riesce a far diminuire la “degradazione” mantenendola entro alcuni limiti.

Buona anche la garanzia sui rendimenti energetici nel corso degli anni. Dopo 25 anni è garantito l’ 89% del rendimento rispetto alla partenza. Solitamente le altre marche danno garanzie all’ 80% dopo 20 anni.

futura-duetto-vetro-vetro

futura-duetto-vetro-vetro caratteristiche

I moduli DUETTO VETRO VETRO sono estremamente leggeri e possono essere usati per realizzare impianti fotovoltaici su tettoie da parcheggio, gazebo. serre fotovoltaiche ecc. La peculiarità di questi moduli è che lasciano filtrare parte dei raggi del sole quindi possono anche essere montati di fronte a finestre, lucernai o sistemi solari termici per la produzione di acqua calda.

Anche in questo caso buoni i rendimenti che sfiorano il 20%.

Cosa controllare in un Preventivo per Pannelli Solari

Ci siamo. Abbiamo deciso di installare un impianto fotovoltaico e ora quello che ci rimane da fare è chiedere un preventivo alle ditte specializzate. Cosa dobbiamo controllare quando ci viene presentato? Quali sono le caratteristiche che devono essere espressamente indicate nel preventivo? E alla fine, quale scegliere? In base al prezzo? Alle caratteristiche dei vari componenti? Cerchiamo con calma di rispondere a tutte le domande.

Innanzitutto quando ci rivolgiamo a degli specialisti e parliamo di pannelli solari loro intendono quelli termici, per la produzione di acqua calda, noi invece ci riferiamo ai moduli per produrre energia elettrica e godere delle tariffe incentivanti del quinto conto energia. Tecnicamente si chiamano pannelli fotovoltaici.preventivo pannelli solari

Cosa dobbiamo chiedere in un preventivo.

La ditta dovrà venire ad effettuare un sopralluogo nel posto dove avremo intenzione di installarli. Che si tratti del tetto di casa, del giardino, di un terreno agricolo, la cosa fondamentale è l’esposizione. I moduli fotovoltaici debbono essere il più possibile esposti al sole, con la giusta inclinazione ed orientamento (meglio sud-est).

LEGGI ANCHE : Pannelli heatpipe per produrre acqua calda con il sole anche in inverno

A questo link è possibile controllare la giusta inclinazione  che il proprio impianto deve avere nel comune di appartenenza ed estrapolare la quantità di energia elettrica che si può produrre. Se vogliamo aumentare la produzione di energia possiamo prendere in considerazione l’installazione di pannelli solari a concentrazione.

In ogni caso non ci devono essere zone d’ombre che nel corso della giornata vadano ad oscurare i moduli, ad esempio alberi, pali della luce ecc. Il perchè è presto chiarito. La zona d’ombra interrompe la produzione di energia elettrica, non solo del pannello oscurato, ma di tutti i moduli ad esso connesso (si chiamano stringhe l’insieme dei pannelli collegati). Quindi avremo un decadimento costante nella produzione.
Se il nostro tetto è esposto a nord difficilmente potremo pensare ad un’installazione.

Importante anche dimensionare il proprio impianto in base alle vostre esigenze, il motivo è quello legato all’ autoconsumo. Per tecnicismi un po’ complessi da esaminare ora e legati alle tariffe incentivanti del quinto conto energia dobbiamo provare ad autoconsumare il più possibile la corrente che produciamo. Quindi andiamo a cercare le nostre bollette dell’ anno passato e vediamo quanti kw nel corso dell’anno abbiamo consumato.

Per avere un’idea: un sistema di 3 kwp nel centro Italia può produrre anche 4mila kw l’anno, al nord 3700, al sud 4500, in una buon annata di sole. Quindi controllate le bollette, se i consumi sono più o meno questi, proseguite con l’installazione di un impianto da 3kwp, altrimenti dimensionatelo in base ai vostri consumi.

Le caratteristiche dell’ impianto fotovoltaico:
la parte principale è costituita dai moduli. Ci sono quelli ad alta efficienza come i Sunpower e i Panasonic che hanno rendimenti del 20% mentre i low cost del 13%. La differenza dei due, in termini di produzione di energia elettrica, è notevole, ma non solo. Un pannello ad alto rendimento può essere utile per chi ha pochi mq da sfruttare per installare i moduli. Meno spazio ma più efficienza potrebbe essere la soluzione. In un preventivo la scelta del modulo fa la differenza in termini di costo. Si va da 1,5 euro per watt di quelli cinesi 2,5 euro per i suddetti ad alta efficienza.

I moduli da soli però non bastano. Importantissima anche la scelta dell’ Inverter. Questo apparecchio, che da solo costa circa 0,5 euro per watt, quindi per un impianto da 3kwp ha un prezzo di circa 1500 euro, è fondamentale. Può essere centralizzato, uno solo per l’intero impianto, multi stringa o multi modulo. Serve a trasformare l’energia elettrica prodotta da costante ad alternata per essere utilizzata dalle nostre utenze elettriche. Un buon inverter fa la differenza e deve essere progettato in base alle caratteristiche dei moduli scelti.

Non da ultimo controlliamo la garanzia. Tutti i produttori di moduli danno 10 anni per il prodotto e 20 o 25 anni per il decadimento delle prestazioni. Ovvero un 80% di performance garantite dopo 20 anni.
In alcuni casi, l‘installazione dei pannelli fotovoltaici nei comuni a vincolo paesaggistico è legata da un’autorizzazione che rilascia il comune stesso. Magari facciamoci mettere per scritto dalla ditta che  intendiamo procedere con il pagamento solo ad autorizzazione rilasciata, rischiamo così di pagare un impianto che, in caso di rifiuto da parte dell’ ufficio tecnico del Comune, non potrà essere utilizzato.

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